Ieri pomeriggio si è tenuto a Burgio un incontro organizzato dal Sindaco Vito Ferrantelli per discutere sulle azioni da intraprendere a seguito della nota inviata dall’Ato Idrico di Agrigento a tutti i 17 comuni che non hanno consegnato le reti al gestore privato.
Benché non più Sindaco, quale primo firmatario del DDL popolare, ho accettato con piacere l’invito dell’amico Vito col quale abbiamo condotto numerose battaglie in nome delle nostre popolazioni.
Insieme ai Sindaci abbiamo deciso di continuare nelle azioni di disobbedienza civile fin qui svolte, forti del sostegno popolare e del formidabile esito referendario del giugno 2011.
Il sottoscritto, poi, ha proposto di chiedere un incontro immediato con il Presidente della Regione Crocetta volto a definire un percorso comune che possa chiudere definitivamente l’anomalia tutta siciliana in cui il servizio idrico integrato è gestito in maniera diversa tra comuni della stessa provincia, promuovendo un cammino di unità anche con quei municipi che già hanno consegnato le reti: possibilmente sfruttando le norme previste nel DDL popolare (bacini idrogeologici omogenei) che, per colpevole volontà della politica siciliana, in maniera bipartisan, si è impantanato tra i corridoi dell’ARS.
Tale proposta è stata favorevolmente accolta dall’assemblea dei sindaci che hanno sottoscritto un documento ufficiale.