Per conto del comitato civico di menfi pubblichiamo un breve resoconto del consiglio comunale aperto del 15 febbraio 2011 a cura di Antonella Leto.
Martedì 15 scorso si è svolta presso il Centro Civico Inycon di Menfi, il Consiglio Comunale aperto in solidarietà al Sindaco Michele Botta ed alla Camera del Lavoro della stessa cittadina, entrambi oggetto di intimidazioni, all'indomani dell'iniziativa regionale a sostegno dell'approvazione della legge di iniziativa popolare di ripubblicizzazione del 14 gennaio.
La grande sala, 350 posti a sedere, ha accolto i convenuti in una assemblea molto partecipata dai Cittadini e dagli Amministratori della provincia di agrigento, che ha visto la partecipazione di Amministratori del palermitano e del trapanese, di alcuni deputati regionali, dei rappresentanti delle forze dell'ordine, e della chiesa.
Si è trattato di una assemblea corale nella quale tutti gli interventi sono stati improntati alla difesa delle regole di convivenza civile, di partecipazione e democrazia che la comunità menfitana ha in questi anni saputo coltivare e far crescere, e che nel momento in cui, con la violenza, si tenta di mettere a repentaglio, ha voluto stringersi attorno al primo cittadino che tutti ha saputo rappresentare.
Dopo l'introduzione del Presidente del Consiglio, gli interventi seguiti sono stati per la gran parte delle associazioni (50) che avevano promosso l'iniziativa, che nella molteplicità delle appartenenze, hanno espresso la propria solidarietà e vicinanza alla figura del sindaco che incarna e rappresenta l'intera comunità. In questo senso la conclusione di Botta, nella quale il sindaco ha sottolineato che se l'uomo può essere intimidito, non può esserlo il Sindaco, ha commosso e riscosso la piena condivisione dell'assemblea.
La comunità di Menfi, e la sua determinazione nel sollecitare incessantemente e nel sostenere l'Amministrazione, che tra mille difficoltà, è in prima linea per la ripubblicizzazione dell'acqua in Sicilia, è esemplare; un esempio di democrazia partecipata dai Cittadini che vorremmo contagiasse ogni comune della nostra regione e del Paese.
antonella leto
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