Sindaci, giovani e associazioni cattoliche
chi c'è nella rete bipartizan dei comitati
chi c'è nella rete bipartizan dei comitati
Quasi tutti vengono dai partiti, ma in questa campagna referendaria si sono mossi da soli, perchè "questa è una battaglia di tutti i cittadini, senza bandiere". I volontari dei comitati per il SI sono scesi in piazza per dare il loro contributo: universitari, attivisti, giovani dei partiti. Gente che la politica la conosce bene, ma che per una volta ha messo da parte i simboli. Tranne quelli per i 4 SI. Il loro impegno è fatto di volantinaggi e porta a porta. Comizi e banchetti informativi. E soprattutto di tanto volontariato.
Lei, che lavora con Rita Borsellino in questa battaglia, si è spesa con tanti altri della galassia del centrosinistra e non solo.Ce l'abbiamo messa tutta perchè è la battaglia più importante in cui la gente può decidere davvero il proprio futuro - spiega Mariangela Di Gangi, del Comitato 2 Si per l'acqua bene comune.
E' vero, ci sono tante sigle - ammettono i referendari - ma siamo riusciti a ricondurli ad un imopegno comune, aldilà delle appartenenze politiche.E non parlano solo delle infinite lotte per la primogenitura all'interno del centrosinistra:
Gangi, Geraci Siculo, Polizzi generosa: sono tutti comuni guidati da sindaci di centrodestra che si sono uniti a noi in questa battaglia - racconta Mariangela Di Gangi, anima del Comitato.E in effetti, nel coordinamento degli enti locali sull'acqua, l'appartenenza politica, non sembra contare poi tanto. Un caso per tutti: Michele Botta, Sindaco di Menfi, a lungo esponente di Forza Italia, ora vicino a Forza del Sud, si è pure rifiutato di consegnare la sua rete idrica al gestore privato dell'agrigentino Girgenti Acque:
è una battaglia per un diritto inalienabile, senza colorazione politica. Anche se non ho fatto altro che dare voce alla volontà di una intera cittadinanza.I referendari parlano addirittura di "Fenomeno Menfi" per descrivere una mobilitazione che ha superato le migliori aspettative.
All'inizio - ricorda Botta - i comuni della Provincia che si sono rifiutati di consegnare le reti erano 21 su 43, ora sono quasi tutti.Insomma, è la battaglia dei cittadini. E dei Sindaci.
(tratto da la repubblica del 11.06.11)
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