Stipendi ridotti del 30% per sindaco, giunta, segretario e presidente del Consiglio
Solo negli ultimi sette mesi oltre trentaduemila euro di risparmio per il Comune di Menfi grazie al taglio delle indennità messo in atto dal sindaco Michele Botta. Una riduzione del trenta per cento sull’indennità del primo cittadino, della giunta comunale, del presidente del Consiglio comunale e del Segretario generale che supera i 4.600 euro al mese già da settembre 2012. In dettaglio, solo l’intera giunta (sindaco e sette assessori) rinunciano complessivamente a circa 3.700 euro mensili. In realtà il sindaco Botta ha tagliato il suo stipendio già da tre anni insieme alla giunta, in modo da affrontare in prima persona il lungo periodo di crisi economico-finanziaria:
«Non amiamo sbandierare questo tipo di iniziative – rimarca il sindaco Botta – ma è giusto che si sappia che siamo in prima linea su ogni fronte per gestire al meglio questo Comune, così come farebbe un buon padre di famiglia. Non è un merito, ma un dato di fatto: dare l’esempio ci è parsa una scelta naturale e ovvia, mentre altrove addirittura ci sono amministratori che si alzano lo stipendio. Io ho detto da tempo di essere disponibile a ridurmi lo stipendio anche del 50 per cento per la mia città e se dovessero ripresentarsi situazioni di bilancio in sofferenza mi dico sin da ora pronto a rinunciare totalmente alla indennità prevista dalla legge qualora decidessi di ricandidarmi a sindaco di Menfi. Mi auguro – conclude Botta - di non essere il solo ad andare in questa direzione e che il ruolo di sindaco sia inteso da chiunque guidi l’Amministrazione della città con spirito di servizio così come da me vissuto in questi cinque anni».
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