Cinque anni alla guida della città,
sono stati cinque anni al fianco dei cittadini.
Cinque anni fra la gente e con la
gente, in prima linea, a raccogliere idee ed anche critiche; a lavorare insieme
ai menfitani e per il bene di Menfi.
A compiere scelte come ogni buon
padre di famiglia, a partire dal taglio dell’indennità di sindaco del 30%,
pensando prima all’indispensabile ed al necessario, senza dimenticare di volare
alto, disegnando il futuro di Menfi, con opere programmate e già finanziate.
Abbiamo seminato, i frutti di questi
cinque anni di semina andranno a Menfi ed ai menfitani, e tanto basta.
Non ho interessi da difendere, né
questioni aperte da seguire da vicino, né ora né tra cinque anni.
La presenza nelle istituzioni non è
un fatto di dinastie da perpetuare per sempre ed ad ogni costo.
La presenza tra la gente, invece, è
un fatto quotidiano che mi appartiene, a prescindere dalla poltrona.
Continuerò a stare tra la gente,
sempre in prima linea, sempre a testa alta, sempre con la schiena dritta.
Non lascio la politica: le passioni
non vengono meno una volta terminate le elezioni; sarò sempre punto di
riferimento per tutti coloro che credono nei valori di lealtà, onestà e
legalità;
per tutti coloro che intendono
mettere Menfi prima di tutto.
Sarà il tempo e la storia a giudicare
il mio operato.
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