lunedì 19 dicembre 2011

Per il Pdl un'ennesima... Botta



Anche il sindaco lascia il partito di Berlusconi e passa all'Udc: «Qui c'è sempre stata coerenza»


L'ultimo amministratore comunale della provincia facente parte dello zoccolo duro del Pdl, ha fatto le valigie e si è accasato nell'Udc. 
Michele Botta, medico di famiglia abbagliato negli anni '90 dalla luce splendente di Forza Italia e poi eletto sindaco nel 2008, ha ufficializzato il passaggio nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta a Sciacca, descrivendo la sua scelta come "la naturale continuazione di un percorso politico all'interno del Ppe". In verità, Botta da più di un anno non ha più tessera di partito, si era dichiarato indipendente ed ha avuto il suo gran da fare a gestire i partiti che lo strattonavano per la giacca. 
«Ho maturato una scelta consapevole - ha detto - sempre legata alle mie radici politiche e culturali di moderato e di cattolico. Ho scelto di aderire all'Unione di Centro perché credo che oggi l'Udc ed il Terzo Polo incarnino questi valori e si proiettino come forza trainante per riportare l'Italia a ricoprire quel ruolo di protagonista in Europa e nel mondo che negli ultimi tempi ha sicuramente perduto». 
Botta solo alcune settimane fa aveva accolto in giunta gli uomini dell'Api, il partito di Rutelli che fa parte del Terzo polo ed era naturale attendersi una collocazione moderata. All'incontro con la stampa c'erano il coordinatore regionale Gianpiero D'Alia e il segretario provinciale Lillo Firetto. Nessun particolare riferimento al Pdl, dal quale si era allontanato prima del "fuggi fuggi" che si registra ormai in tutta Italia e anche nella provincia del segretario nazionale. 
«LUdc è un partito coerente e ciò è dimostrato dall'azione politica nazionale del presidente Casini e dai gruppi parlamentari di Camera e Senato: il non aver voluto far parte del partito unico del Pdl rappresenta la concretizzazione di questa scelta di coerenza politica ed oggi, quello che appare un declino politico del Pdl, conferma e rafforza tali scelte, proiettando l'Udc quale unica vera casa dei moderati in Italia". Botta ha infine parlato di progetti personali ambiziosi: «Il mio impegno non si fermerà a Menfi - ha concluso - intendo, infatti, spendermi anche al di fuori delle mura cittadine perché desidero mettere al servizio del partito la mia disponibilità».


18/12/2011 La Sicilia - Giuseppe Recca

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