martedì 28 agosto 2012

Porto turistico di Porto Palo, approvato a Menfi il nuovo progetto

Il progetto del nuovo porto 
“Il Porto turistico di Porto Palo si farà!”. È questo il risultato della conferenza dei servizi che si è svolta stamani con esito positivo al Comune di Menfi e che ha approvato il nuovo progetto preliminare per la realizzazione del porto turistico di Porto Palo.

Il nuovo progetto, interamente rivisto e ripresentato dalla Marina di Menfi S.p.A., segue le direttrici della Soprintendenza di Agrigento volte all’integrazione paesaggistica attuale, in armonia con il borgo marinaro e prevede, inoltre, il cambio dell’imboccatura del porto.
Determinanti sono stati gli innumerevoli incontri e i confronti che si sono susseguiti negli ultimi tre anni tra l’Amministrazione Botta, la Marina di Menfi S.p.A. e i diversi Assessorati regionali coinvolti.

“C’è molta attesa tra i cittadini per quest’opera, in molti avevano perso, ormai, la speranza: oggi torniamo ad essere fiduciosi perché siamo più vicini all’approvazione del progetto definitivo che poi darà il via ai lavori – dice Michele Botta –. Crediamo che la realizzazione del porto possa cambiare il volto alla città offrendo nuove opportunità ai cittadini nel settore turistico”.

Il nuovo porto è un’opera pubblica per cui l’Amministrazione guidata dal sindaco Michele Botta ha lavorato in questi anni anche sul fronte economico, non solo per non perdere il vecchio finanziamento, ma anche per reperire ulteriori risorse (fondi Jessica) per finanziare il progetto del Porto turistico non gravando ulteriormente i cittadini e superando anche i problemi del Patto di Stabilità.

Il Porto turistico non sarà solo luogo di attracco per circa 340 posti barca, ma anche realizzazione di strutture ricettive, locali commerciali di ristorazione e servizi finalizzati ai diportisi. Non mancheranno gli uffici tecnici e amministrativi, dalla Guardia Costiera alla Torre di Controllo e nuovi parcheggi.

domenica 19 agosto 2012

Menfi. Il sindaco commenta la quarta lettera minatoria ricevuta in pochi mesi

Michele Botta: «Vado avanti»

Menfi. Tra otto mesi nella cittadina belicina si torna alle urne: Michele Botta dovrebbe ricandidarsi per dare continuità alla sua azione amministrativa, ma si parla in questi giorni anche di una possibile candidatura alla imminenti elezioni regionali.
Mentre sul fronte politico c'è una situazione in evoluzione, non cambia nei suoi confronti l'atteggiamento di chi ormai da oltre due anni lo intimidisce con chiare minacce e lo invita a dimettersi, a rinunciare al suoi incarico di amministratore pubblico. Michele Botta è sicuro che a dare fastidio siano i risultati ottenuti dalla sua amministrazione:

«Abbiamo avuto finanziamenti per 10 milioni di euro di lavori pubblici - dice - abbiamo fatto ripartire il progetto per la realizzazione di un porto turistico, ci siamo messi a difesa della rete idrica e non l'abbiamo ancora consegnata. Tutto questo sta dando fastidio a qualcuno - conclude - non ci sono motivi personali».

A Menfi il clima si fa comunque davvero pesante: non basta la raffica di solidarietà a Michele Botta ad allentare la pressione. Quattro lettere consecutive con minacce di morte non sono un fatto usuale, il primo cittadino appare risoluto nel continuare senza problemi la sua azione politica, ma non può affatto rimanere tranquillo di fronte a chi con cadenza periodica lo intimidisce nel suo ruolo pubblico di amministratore.

Assessori e consiglieri comunali di maggioranza ribadiscono l'incondizionato sostegno all'azione portata avanti dal sindaco e come Botta collegano proprio a questa attività le motivazioni delle ripetute minacce.
Solidarietà incondizionata al sindaco anche da parte del senatore Gianpiero D'Alia, segretario regionale dell'Udc in Sicilia, colui che ha voluto Botta all'Udc dopo l'elezione nelle file del Popolo delle libertà.
Non si escludono, dopo l'ennesima e preoccupante intimidazione, manifestazioni pubbliche in favore del sindaco preso di mira da queste ignobili attenzioni.

Sul fronte delle indagini, i carabinieri aggiungono questo nuovo episodio alla cartella che riguarda Botta e che è all'esame della magistratura saccense. Nessuna indiscrezione sul fronte del lavoro svolto dai militari nel tentativo di individuare il responsabile delle minacce. Sembra tuttavia certo che si trattai della stessa persona e che non sia un'azione da sottovalutare.
G. Re. (La Sicilia)