sabato 30 luglio 2011

Piano energetico ambientale comunale, parola al Sindaco

Si riporta l'intervista al Sindaco di Menfi Michele Botta al sito menficambia.net in cui, dopo una“puntata zero” in cui è st atointrodotto il tema delle energie rinnovabili nel territorio menfitano, si  approfondiscono le motivazioni che hanno indotto l’amministrazione comunale di Menfi ad avviare il processo di redazione del Piano Energetico Ambientale Comunale (PEAC).

Chiediamo al Sindaco, dott. Michele Botta, perché il Comune di Menfi, seppur non obbligato dalla legge, intende dotarsi di un PEAC.

L’amministrazione comunale di Menfi, consapevole che le responsabilità politiche di un'Amministrazione pubblica sono strettamente connesse alla gestione del territorio e alla qualità della vita, presente e futura, delle persone che lo abitano, ha voluto programmare uno strumento di Politica energetica, consapevole del proprio ruolo di soggetto attivo nella pianificazione e gestione territoriale.

Il protocollo di Kyoto fissa una diminuzione dei gas serra del 5.2% (6.5% per l'Italia) entro il 2012. E' un obbiettivo ambizioso e purtroppo i Paesi più sviluppati hanno una pericolosa tendenza all'incremento, piuttosto che al decremento (l'Italia si attesta ad un + 6%). La normativa vigente prevede – come detto – l'obbligo di redigere un Piano energetico solo per i comuni sopra i 50.000 abitanti, tuttavia l’amministrazione da me presieduta ha voluto dotarsi di questo importante strumento che consente di capire quali interventi attuare sul patrimonio comunale per dare un significativo contributo all'abbattimento delle emissioni clima-alteranti.

Ciò anche per disciplinare tutte quelle istanze giacenti presso gli uffici comunali afferenti attività di produzione energetica da fonti rinnovabili. In particolare, al Comune di Menfi gestori di rete o società incaricate hanno presentato istanze per realizzare n. 11 impianti fotovoltaici, per una potenza di circa 60MW, tra cui una su serra e n. 9 parchi eolici.

L’obiettivo è quello di avere un confronto serio sulle scelte di tipo energetico sul nostro territorio, altamente vocato alla produzione agricola e prestato alle scelte di tipo turistico-ricettivo, così come peraltro indicato nel PEARS (piano energetico ambientale regionale siciliano).

Quale iter sarà seguito dall’Amministrazione Botta per giungere all’approvazione del PEAC?

Già nel mese di marzo 2011 avevo trasmesso alla Presidenza del Consiglio una proposta di deliberazione avente per oggetto “Approvazione delle direttive generali per la formazione del Piano Energetico Ambientale Comunale” con la quale doveva cominciare il dibattito in città sulle diverse forme di energie alternative: dal solare fotovoltaico all’eolico passando per le biomasse. Purtroppo, la presidenza del consiglio e i capigruppo hanno deciso di rinviare questo dibattito che avrebbe potuto anche interessare la recente questione relativa al Progetto delle Cantine Settesoli.

Ad ogni modo, l’Amministrazione da me guidata, nel solco già tracciato della trasparenza e della partecipazione che l’ha sempre contraddistinta, intende realizzare l’elaborazione del Piano su un processo di democrazia partecipata, in cui sono previsti incontri con i cittadini al fine di pervenire alla condivisione dell’impostazione dell’istituendo documento di Piano e dei suoi obiettivi strategici.

Questa fase è propedeutica ad ogni ulteriore intervento e costituisce la base fondamentale, dal punto di vista urbanistico e ambientale, di tutte quelle procedure finalizzate sia alla razionalizzazione delle ubicazioni delle fonti energetiche alternative, che per quanto concerne l’aspetto economico.

Per tali ragioni desideriamo estendere adeguate informazioni a tutti i cittadini del Comune di Menfi per potere, insieme, valutare ed individuare possibili soluzioni tecnologiche che possano al più presto consentire la redazione di questo importante documento programmatico che è il PEAC.

Ringraziamo il Sindaco Michele Botta per l’importante testimonianza e cogliamo l’occasione per dare appuntamento al 2 agosto alle ore 18:30 presso il Centro civico per parlare di PEAC!

ARRIVEDERCI ALLA PROSSIMA PUNTATA!

martedì 12 luglio 2011

Inaugurata la nuova condotta idrica in contrada agareno

E’ stata inaugurata la nuova condotta idrica in Contrada Agareno. Un’opera realizzata in compartecipazione tra il comune e gli stessi residenti, e che da oggi porterà l’acqua a più di 40 famiglie

Quaranta residenti in località “Agareno”, a circa due chilometri dal centro menfitano hanno stipulato una convenzione con il Comune per la realizzazione di una condotta idrica in grado di servire anche questa zona periferica della città del vino e del mare pulito.
L’amministrazione ha fornito uomini e mezzi per l’esecuzione dei lavori, mentre i cittadini-residenti hanno acquistato il materiale necessario spendendo circa 15 mila euro. Ieri mattina la festa per l’inaugurazione alla presenza del Sindaco Michele Botta, di don Marco Damanti e, ovviamente, di tutti i residenti:
Per noi si è trattato di un grande risultato – commenta l’avvocato Accursio Gagliano, tra i coordinatori del gruppo dei privati – e adesso speriamo che si vada avanti realizzando altre opere necessarie per questa zona”
L’amministrazione comunale prevede già di trasferire questa formula vincente in altre due zone della città non ancora servite dalla rete idrica.
“Abbiamo creduto in questa iniziativa quando ancora la legge per la gestione del servizio idrico non era stata abrogata dal referendum – ha dichiarato il Sindaco durante l’inaugurazione – . Oggi, inaugurando questa condotta idrica dal valore strategico dimostriamo che la cooperazione tra amministrazione e cittadini può favorire la realizzazione di nuove opere al servizio della collettività”
Grazie a questa promessa mantenuta, ogni famiglia di contrada agareno risparmierà circa cento euro al mese dall’approvvigionamento idrico con le autobotti.
La collaborazione attiva comune/cittadini, quindi, alla luce di una situazione generale che vede i Comuni disporre di risorse sempre inferiori, consente di realizzare nuove infrastrutture e, quindi, migliorare la qualità della vita dei cittadini.

lunedì 4 luglio 2011

Lettera aperta ai 65 consiglieri dell'Unione dei comuni terre sicane


L’assemblea dei 65 a breve sarà chiamata a eleggere il nuovo Presidente dell’Unione dei Comuni Terre Sicane. Questi dovrà essere in grado di far uscire l’Ente sovra-comunale dall’attuale “fase critica” trovando nuove opportunità di sinergia amministrativa. Il nuovo Presidente, quindi, a mio modesto parere, dovrà essere un collega con un background di esperienze maturate in ambito amministrativo e di iniziative sullo sviluppo locale, della progettazione integrata e dell’attuazione di programmi dell’U.E., per poter esercitare al meglio una pluralità di funzioni per un territorio esigente quale quello delle Terre Sicane.

Inoltre, il mandato da primo-cittadino nel comune di appartenenza dovrà permettere al nuovo “Super Sindaco” di sfruttare tutti i tre gli anni del mandato da Presidente della Giunta dell’Unione per garantire quella necessaria
continuità nella erogazione dei servizi alla collettività, non potendosi permettere vuoti nella direzione politico-amministrativa, né tanto meno ritardi nell’approntare soluzioni per la gestione degli stessi.