lunedì 28 maggio 2012

Sicilia: tornano all’ARS i 100 sindaci per l’acqua pubblica. Incombe lo scioglimento dell’assemblea regionale e le nuove diffide delle società private

il sindaco di menfi botta intervistato davanti palazzo dei normanni
 il sindaco di menfi botta intervistato davanti palazzo dei normanni 
Sindaci, assessori e consiglieri comunali in rappresentanza di circa 100 comuni siciliani saranno martedì mattina (ore 10) di fronte l'Assemblea regionale siciliana per dire "si" alla pubblicizzazione delle reti idriche. Insieme a loro anche i rappresentanti di alcuni comitati cittadini. Tutti chiedono l'immediata approvazione del disegno di legge all'Ars per la "ripubblicizzazione" delle reti - già approvato in commissione ambiente lo scorso 21 marzo - e chiedono al presidente della Regione di far rispettare l’esito del referendum popolare di un anno fa, che di fatto impedisce la privatizzazione dell'acqua, e la revoca delle diffide ai comuni.   "Prima che l’ARS venga sciolta a causa delle annunciate dimissioni del Presidente Lombardo – dice Michele Botta, sindaco di Menfi (Ag), firmatario del disegno di legge d’iniziativa dei consigli comunali – i deputati regionali spingano sull’acceleratore per approvare una legge che interpreta pienamente la volontà popolare espressa con il referendum del giugno scorso.” Le annunciate dimissioni di Lombardo per il 28 Luglio  rappresentano la “dead line” per l’approvazione di una legge voluta dai cittadini su cui, peraltro, incombono delle diffide ai comuni che non hanno consegnato le reti da parte delle società private che ancora gestiscono il servizio idrico integrato.

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